Quelli che... l'Altra Partita

Molti di noi dalla curva vedono...un'altra partita

I giornalisti, quelli ufficiali intendo, vedono la partita dalla tribuna. Commentano, sono certamente appassionati e questo aiuta, ma sono lì per lavoro e devono mantenere un contegno, un equilibrio. Devono essere, come si dice, super partes.
Anche ad alcuni tifosi piace mantenere un certo distacco, per poter valutare e criticare, avvicinarsi alla partita con spirito critico di osservatore, diciamo così tecnico…
Ecco, vivere una partita dalla curva, anzi dalla Curva Te, è una cosa molto diversa e speciale. Un punto di vista unico, una commistione tra cuore e ragione molto sbilanciata dalla parte del cuore… è proprio tutto un altro modo di vedere le cose.
Raccontare ciò che si vive lì vuol dire parlare di un’altra partita, perché…

Perché quando stai andando alla partita e arrivi in prossimità dello stadio, la Curva è lì, imponente e silenziosa che  ti aspetta, ti investe l’odore (profumo?!) dei wurstel e delle patatine fritte, inizi a pregustare una giornata tra “amici” conosciuti e sconosciuti. Salire gli scaloni, cercare la stessa fila, lo stesso posto, sempre quello, perché nella fila davanti c’è quel pazzo che da solo tira giù (e per il nostro) “MAAA!!!” che neanche Pavarotti!…pare che urli così anche sotto la doccia alla Canottieri, ma forse qui siamo già nel mito…

…perché c’è tutto un rito che precede la partita, il riscaldamento dei ragazzi, escono nello stesso ordine, ripetono sempre certi piccoli gesti ... lì sotto ... poi il presidente che arriva a salutare, magari calcia un pallone alla curva...

…arrivano le squadre, bisogna subito “sintonizzarsi”, e allora fuori le sciarpe, fuori i due aste, fuori la voce e...”perché tifo Mantova”…. saluti, testa o croce per il campo, 80 su 100 si parte ad attaccare sotto la Cisa, bisogna segnare subito perché i gol sotto la Te quest’anno si contano su una mano…

…perché  quando c’è un’azione sotto la Te sei in campo anche tu, senti il respiro dei giocatori, la botta della palla che si stampa sulla traversa, vedi immagini che nessuna telecamera ritorna …il resto, quello che succede dall’altra parte è molto più sfumato, più irreale…

…perché si canta per 90 minuti, tutto è scandito dai lanciacori con una ritualità che è evidente solo agli aficionados, prima certi cori, poi altri, poi in alto le mani, la sciarpata, poi tutti avanti, tutti indietro… poi… si aspettano i giocatori per la corsa finale, e si aspettano SEMPRE, sia che si vinca sia che si perda…perchè per la Curva Te il risultato non conta niente, se i giocatori hanno dato tutto… il cuore…

…perchè si prenderebbero a cazzotti quelli che a 5 minuti dalla fine cominciano a sfollare, soprattutto quando la partita non è incanalata nei binari giusti, perché si gioisce tutti insieme, si soffre tutti insieme fino alla fine...

…perché…orgogliosi di voi, sempre e comunque…

…il capitano non fa fatica a portare verso la curva tutti i compagni quando le cose vanno bene, ma se li va a prendere per mano e li sospinge verso di noi anche quando vorrebbero scappare nel tunnel senza neppure voltarsi indietro… poi c’è il saluto agli ospiti del parterre lì di fianco…
Vivere una partita dalla Te è un’altra storia, un’emozione che fa storia a sé, come va la partita è quasi un effetto collaterale, un segno del destino…

Per tutto questo e molto altro, proverò periodicamente a darvi qualche suggestione con gli occhi di chi vive la partita dalla nostra grande, mitica CURVA TE.

E ogni contributo o suggerimento è gradito!!