Introduzione alle proposte caritative
E' naturale che il discorso dell'impegno relativo alla carità sia decisivo per una comunità cristiana.
La radice è la carità di Dio verso gli uomini, dalla quale nasce quello che Gesù chiama «il mio comandamento»:
« Amatevi come io ho amato voi »
Questo comandamento ha molti aspetti.
Decisivo è il riconoscimento che l'altro uomo mi è anzitutto prossimo, che è una grazia per me che egli esista, che egli viene a me come fratello.
Da qui parte la giustizia, ossia ciò che io devo a lui come uomo/ fratello, uomo che attesta anche a me la mia dignità.
Questa è la giustizia di cui tratta la Bibbia: essa indica un legame fondamentale con il fratello uomo. Il cristiano incontra tale fratello uomo e tale sorella donna anzitutto nella famiglia e nella parentela, nel condominio e nella città quale ambiente umano comune, nel lavoro e negli affari, nello svago e nel tempo libero.
All'interno di questa relazione di giustizia si situa anche l'attenzione privilegiata all'indigente (connazionale e straniero), al singolo emarginato o a gruppi che socialmente rischiano di 'non essere visti' (come i sofferenti cronici, oppure i tossicodipendenti o gli alcoldipendenti, ecc.).
Ogni cristiano deve avere una mente vigile e un cuore attento.
La comunità cristiana diocesana e parrocchiale suggerisce poi alcune iniziative che mirano ad educare ai più diversi aspetti del debito che abbiamo verso gli altri.
Le varie voci che seguono in questo menù corrispondono ad alcune iniziative che nel volgere degli anni la nostra comunità parrocchiale ha maturato, e alle quali vi chiediamo di prestare attenzione, e, secondo possibilità, di apportare la vostra personale collaborazione.
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