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Il ruolo dei laici nella chiesa di oggi

Sabato, all'incontro delle famiglie, abbiamo brevemente ripreso e commentato le notizie che, a partire da qualche mese fa, e poi di recente sui giornali, abbiamo appreso circa la ristrutturazione delle parrocchie di città. L'argomento ci tocca da vicino, perchè una delle prime cose che accadranno sarà l'unione di alcune parrocchie, tra cui la nostra con la confinante S. Apollonia.

Credo che questo movimento ci interroghi come parrocchiani, come laici, come membra vive di una chiesa che è sempre più povera di vocazioni sacerdotali e che perciò sempre di più deve far conto sulla collaborazione e sull'impegno di tutti.

Questa situazione è certamente originata da un elemento negativo, la crisi di vocazioni, ma potrebbe essere una forte opportunità di crescita delle comunità e dei singoli, chiamati a "far quadrato", ad aprirsi agli altri, a rendersi disponibili al servizio ai fratelli. 

Sarebbe bello utilizzare il forum per confrontarsi su questo argomento, sugli scenari che verranno e su come ci percepiamo dentro questo cambiamento. La parola a chi vuole partire...

Incontro col Vescovo per gli animatori musicali della liturgia

Domenica scorsa tutti gli animatori musicali della diocesi di Mantova sono stati invitati ad un incontro col Vescovo in seminario. Ammetto che la cosa mi ha inizialmente un po' stupito e non è stato neppure facile rinunciare alla domenica pomeriggio in famiglia (unica oasi di tranquillità in mezzo a una settimana di corse...) per andare a sentire di cosa si trattava. Anzi confesso che se non fossi stata tirata per i capelli da altri santegidiesi più attivi di me....

Eppure devo dire che è stato molto piacevole ritrovarsi con tante persone (la sala del seminario era piena!) con le quali si condivide il cammino di animoratori musicali. Per la verità devo confessare che non ho mai pensato di essere un'animatrice della liturgia, perchè suono la chitarra a messa da quando avevo 18 anni e quindi mi risulta abbastanza automatico svolgere questa attività.

E invece ringrazio il Vescovo e i suoi collaboratori, in primis Francesco Meneghello, direttore del Coro Diocesano, che ci hanno fatto riflettere su questo servizio e sulla sua importanza. Ci hanno messo a conoscenza del fatto che si sono già diverse iniziative in diocesi per la formazione e la crescita delle persone che si occupano di canto e musica nella liturgia, che ci sono repertori cui attingere nuove idee, e che si attiveranno altre iniziative in merito. Quindi presto saremo chiamati ad un nuovo e interessante impegno di approfondimento e di crescita comune con le altre parrocchie della diocesi, che sicuramente ci aiuterà a svolgere questo servizio con maggiore attenzione e consapevolezza.

Mi fa piacere portare a conoscenza di tutti quanto ho appreso, intanto perchè questo è uno dei tanti ambiti di impegno nei quali noi laici possiamo collaborare alla crescita della nostra comunità; poi ovviamente perchè la porta per chiunque abbia piacere di intraprendere questo cammino è sempre aperta e la collaborazione è sempre il miglior modo per far crescere e rendere stabili nel tempo le diverse esperienze.

Infine, nel confronto con altre parrocchie, tra le varie tematiche sono emersi diversi problemi nel coinvolgimento dell'assemblea nel canto durante la messa. Allora ho pensato alla nostra messa delle 10, in cui bambini e adulti con naturalezza e semplicità partecipano alla preghiera anche col canto e ho capito che una cosa che mi sembrava normale in verità è una grande ricchezza.

E allora grazie a tutti per questo dono che reciprocamente ci facciamo ogni domenica!!

Laici, sacerdoti e rinnovamento

E’ un tema davvero molto interessante quello dell’identità e del ruolo dei laici nella Chiesa (per non parlare dei laici al di fuori della Chiesa … cfr. la riflessione di don Alberto). Credo però, restando nell’ambito di quanto sta accadendo in città, che i cambiamenti che il nostro Vescovo (che mi sta piacendo ogni giorno di più!!!) sta portando, sono forieri di un rinnovamento anche e soprattutto del modo di essere sacerdoti all’interno delle Parrocchie. Quest’aria di rinnovamento, già percepita l’anno scorso il giorno dell’insediamento di mons. Busti, è stata confermata nella veglia conclusiva della settimana pastorale dello scorso settembre. Una veglia molto intensa di preghiera e meditazione, durante la quale, con il conforto dello Spirito Santo, sono stati pubblicamente chiamati alcuni sacerdoti (e tra questi, come tutti sapete, anche don Alberto) a rivestire un ruolo di servizio agli altri sacerdoti e alla comunità cristiana di Mantova. La riorganizzazione delle Parrocchie mi pare rientri quindi in un progetto più ampio all’interno del quale viene sollecitata la messa in comune delle risorse, una maggiore collaborazione, un maggiore coordinamento. Sicuramente la diminuzione delle vocazioni sacerdotali ne è la causa scatenante. Ma non voglio credere sia l’unica. E non so nemmeno se sia importante. Credo che sapere cambiare sia un segno di maturità. I cambiamenti, se frutto di una riflessione e non della casualità (come mi pare sia nel nostro caso), possono infatti essere una grande occasione di crescita e di miglioramento. Perché costringono a ripensarsi, ad uscire dagli schemi consolidati, a cercare nuove strade, ad accorgersi di altri punti di vista, ad accorgersi degli altri. Sono davvero contenta che i cristiani della comunità di Sant’Egidio si uniscano a quelli di Sant’Apollonia … non potrà che derivarne un arricchimento reciproco.