Gruppo adulti domenicale - Anno 2010/11
Domenica 20 febbraio alle ore 18 in S. Egidio il gruppo adulti propone la lettura del testamento spirituale di p. Christian
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Testamento spirituale di p. Christian Priore dei 7 monaci uccisi
"Quando si pensa ad un ad-Dio" -era l'annotazione segnata da p. CHRISTIAN su una busta contenente il suo "testamento spirituale" spedita qualche mese prima della sua morte ai suoi familiari. Ecco il testo:
Se mi capitasse un giorno (e potrebbe essere anche oggi) di essere vittima del terrorismo che sembra voler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Algeria, mi piacerebbe che la mia comunità, la mia chiesa, la mia famiglia si ricordassero che la mia vita era "donata" a Dio e a quel paese.
Che essi accettassero che il Padrone unico di ogni vita non può essere estraniato da questa dipartita brutale. Che pregassero per me: come potrei essere trovato degno di questa offerta? Che sapessero associare questa morte a tante ugualmente violente, lasciate nell' indifferenza dell' anonimato. La mia vita non ha prezzo più alto di un'altra. Non vale ne' di più ne' di meno; in ogni caso, non ha l'innocenza dell'infanzia.
Ho vissuto abbastanza per considerarmi complice del male che sembra, ahimè, prevalere nel mondo, e anche quello che mi può colpire alla cieca. Mi piacerebbe, se venisse il momento,di avere quello sprazzo di lucidità che mi permetterebbe di sollecitare il perdono di Dio e quello dei miei fratelli in umanità, e nel tempo stesso di perdonare con tutto il cuore chi mi avesse ferito.
Non posso auspicare una morte così. Mi sembra importante dichiararlo. Infatti non vedo come potrei rallegrarmidel fatto che un popolo che amo sia indistintamente accusato del mio assassinio. Sarebbe un prezzo troppo caro,per quella cosa che forse chiameranno "la grazia del martirio", doverla ad un algerino, chiunque egli sia, soprattutto se questi dice di agire nella fedeltà a ciò che crede essere l'islam. Se bene il disprezzo del quale si è arrivati a bollare gli algerini globalmente presi. Conosco bene le caricature dell' islam che un certo islamismo incoraggia.
E' troppo facile mettersi la coscienza in pace identificando questa religione con gli integralismi dei suoi estremisti. L'Algeria e l'islam, per me, sono un'altra cosa, sono un corpo e un'anima. Ho proclamato abbastanza, credo, davanti a tutti, quel che ho ricevuto,ritrovandovi così spesso il filo conduttore del Vangelo appreso sulle ginocchia di mia madre (tutta la mia prima chiesa), proprio in Algeria e,già allora, con tutto il rispetto dei credenti musulmani.
Evidentemente, la mia morte sembrerà dar ragione a quelli che mi hanno considerato con precipitazione un "naif" o un idealista: " ci dica adesso quel che pensa!". Ma queste persone devono sapere che la mia lancinante curiosità verrà finalmente soddisfatta. Ecco che potrò, a Dio piacendo, immergere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i suoi figli dell'islam come lui li vede, totalmente illuminati dalla gloria del Cristo, frutti della sua passione, investiti dal dono dello spirito, la cui gioia segreta sarà sempre stabilire la comunione, ristabilire la rassomiglianza, giocando con le differenze.
Per questa vita perduta, totalmente mia, totalmente loro, rendo grazie a Dio che sembra averla voluta interamente per quella gioia, nonostante tutto e contro tutti. In questo grazie! In ciò è detto tutto, ormai, della mia vita, comprendendo certamente voi, amici di ieri e di oggi, amici di questa terra, accanto a mia madre e a mio padre, alle mie sorelle e ai miei fratelli, centuplo accordato secondo la promessa! E anche a te, amico dell'ultimo minuto, che non avrai saputo quel che facevi. Sì, anche per te voglio dire questo grazie e questo ad-dio da te deciso. E che ci sia dato di ritrovarci, ladroni beati, in paradiso, se lo vorrà Dio, nostro Padre comune. Amen. Insciallah.
Incontro domenicale
Informiamo gli interessati che domenica 21 novembre alle ore 16,30 presso la canonica di Sant' Egidio si terrà un incontro di formazione aperto a tutti.C è una variazione: si inizia alle 18, quindi seguirà un momento di condivisione: la pizza seguita da qualche dolcetto preparato da cuoche volonterose. Grazie