40 anni da prete ... in festa

Grazie Don!

Grazie perchè in questi anni (quanti ormai!) abbiamo camminato insieme, ciascuno seguendo i propri percorsi personali ma mai lontani dal progetto comune, in un cammino dove la Parrocchia è stata punto di inizio, di incontro, di riferimento, di ritorno per molti di noi.

La Parrocchia è dove il Don c'è, c'è sempre stato quando lo abbiamo cercato per condividere momenti forti delle nostre vite ma anche momenti più quotidiani, fatti di un salto in canonica o in oratorio per brevi confronti di idee ma anche di un panino col salame ... o per un cracker fatto in casa che magari va bene per la comunione ... ma magari anche no ....

Don, ci sono anche scelte che non condividiamo, è chiaro e non cerchiamo nemmeno di nasconderlo! Meno male: vuol dire che è sempre stato rispettato il nostro reciproco libero pensiero! E' questo uno dei doni più preziosi che credo di avere ricevuto dal mio  parroco: una guida forte, salda e sicura non per dispensare soluzioni ma per cercarle nella libertà pura della fede!

Abbiamo ancora molte cose da pensare, da fare, da costruire; c'è ancora un cammino da percorrere insieme, ci sono ancora strade da cercare:  è bello sapere che viaggiamo insieme. 

Grazie Don!

Domani sarà una domenica gioiosa e speciale per la nostra Comunità parrocchiale, perché proprio domani don Alberto celebra il quarantesimo anno della sua consacrazione sacerdotale.

E’ bello provare a dischiudere insieme il senso di questo anniversario, illuminato dalla grazia generosa del Signore e reso ricco dalla vita e dalla storia concreta delle persone.

All’origine, la precisa chiamata di vocazione posta nel cuore di don Alberto, una chiamata “per nome”, del tutto personale, calorosa, come per Pietro, Giovanni, Andrea e tutti gli apostoli e discepoli. Lo sguardo di Gesù che si fissa diretto, profondo e amorevole, cogliendo tutte le domande espresse e inespresse dell’uomo e trasformandole in una risposta convincente che da’ senso alla vita intera. Risposta che cambia la vita, orientandola in una prospettiva completamente nuova di sequela e di dono.

E’ questa l’origine, il prezioso “SI” della risposta offerta da don Alberto 40 anni fa, nel giorno gioioso della sua ordinazione sacerdotale.

Il proseguimento di questa storia ce l’ha regalato qualche anno fa proprio don Alberto, con queste sue parole:

“Nel settembre del 1976 ho iniziato quasi casualmente a celebrare le S. Messe nella Parrocchia di S. Egidio, da poco priva di 'curato' (l'ultimo, ma a part-time, era stato don Fausto Gavioli). Quindi, sollecitato dall'allora Parroco Don Angelo Paganella e da alcuni giovani della Parrocchia, ho cominciato in sordina a inserirmi nella pastorale diretta. Così nel settembre del 1980 il Vescovo Ferrari mi propose di orientarmi liberamente su una di queste due opzioni: o proseguire a tempo pieno nello studio e nell'insegnamento della teologia, o, pur continuando il primo, impegnarmi come 'curato' nella parrocchia che già frequentavo. Poiché non ebbi dubbi in proposito sulla base della mia formazione e del mio desiderio, ho proseguito e sviluppato l'attività pastorale già intrapresa, finché nel dicembre del 1988, quando Don Angelo fu fatto canonico, il Vescovo Caporello mi propose di restare come parroco”

La storia di questo nostro cammino, tanto ricco, qui insieme, qui in Sant’Egidio, parrebbe iniziata “quasi casualmente”… che bella questa notazione, che rimanda a quanto siano imperscrutabili le vie dell’amore del Signore, tanto lontane dall’ansia di programmazione che attanaglia il nostro piccolo tempo affaticato. Che bello… il Signore ha seminato, e ha posto questo suo piccolo seme proprio nel cuore della nostra parrocchia, ben sapendo quanto frutto quel primo “si” iniziale avrebbe potuto portare.

Noi l'abbiamo veduto e ne siamo testimoni: quanto lavoro, quanta paziente, operosa, instancabile opera spesa ogni giorno da don Alberto nel cuore della nostra piccola vigna! E quanto frutto questa ha saputo dare! Noi l'abbiamo veduto e ne siamo testimoni! Senza retorica, del tutto consapevoli delle difficoltà che la vita reale comporta, ma altrettanto consapevoli della grazia cui abbiamo potuto attingere, che ha illuminato e illumina di senso il nostro cammino e le nostre scelte.

Quanto quotidiano lavoro per aggregare i più piccoli, offrire opportunità relazionali e motivazioni di impegno ai giovani, occasioni di incontro e formazione per le famiglie, approfondimento e proposte agli adulti, preziose catechesi per fondare e irrobustire la fede di noi tutti… quante iniziative caritative e missionarie… e quell’amore per l’incontro con la natura, sempre manifestato e difeso nella tenace offerta nell’opportunità del campeggio, dono immutato e meraviglioso da ormai 34 ultimi per noi e i nostri ragazzi!

Servizio sacerdotale arricchito in modo speciale nei momenti forti e intensi di tante celebrazioni sacramentali, cuore e motore del cammino di fede di ciascuno, consacrazione di tutte le scelte definitive e importanti della nostra vita. Nel battesimo, che ha iniziato noi e i nostri figli alla vita cristiana. La confermazione, con cui il Padre porta a compimento il dono dello Spirito Santo. L’eucarestia, sacramento dell’incontro ineffabile tra Gesù e i suoi discepoli, da cui sgorga ogni nostro ringraziamento. Il matrimonio, che fonda la storia di ogni coppia e famiglia affidandola direttamente al pensiero e al cuore di Dio. La penitenza, che ci manifesta quanto la misericordia del Padre superi le nostre debolezze. L’unzione degli infermi, sacramento di sollievo e di salvezza per i cristiani sofferenti.

La vita delle famiglie della nostra comunità è stata segnata da tanti di questi momenti forti e luminosi, sempre preparati, sostenuti e celebrati con instancabile generosità e amore da don Alberto.

E’ bello poi osservare come Don Alberto – e lo troviamo nelle pieghe del suo stesso racconto - pur con la sua grande passione e un’attitudine del tutto speciale per lo studio e l’approfondimento delle questioni della teologia morale, pur avendo per questo motivo ricevuto l’offerta di dedicarsi a tempo pieno a questa attività, non abbia avuto dubbi a dire il proprio sì di vocazione all'attività pastorale di servizio qui in mezzo a noi. Di questo vogliamo dirgli oggi il nostro grazie di cuore, di questo rendiamo grazie al Signore che solo sa illuminare il cuore puro e la volontà buona di ogni cristiano.