Varie
Epitalàmio per Giulietta e Pietro
Inserito da Robert il Dom, 08/01/2012 - 9:42pmEpitalàmio
per Giulietta e Pietro
nell’occasione delle loro Nozze d'Argento (1987–2012)
8 gennaio 2012
FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE
Quando Pietro e Giulietta mi hanno chiesto di esprimere qualcosa
Nel loro venticinquesimo anniversario di matrimonio,
Ho accolto la richiesta con piacere, e con un po’, anche, di apprensione.
Apprensione, perché dovevo “tradurre”
Questi anni in cui ci siamo conosciuti,
In parole, rileggere un senso
(E non è mai facile),
Un senso anche a nome della comunità parrocchiale di Sant’Egidio,
Che, appena in Italia, come hanno da subito percepito,
Li ha accolti.
Fermarmi a rivivere nel loro
Anche qualcosa del mio,
E dei nostri matrimoni.
Piacere, perché è bello e rinfrancante dei rapporti e dell’amicizia,
Ricercare appunto un senso, ripercorrere i momenti che li hanno costruiti,
Riportarli alla luce e riportarli, inoltre, dentro,
A quell’ambito comunitario, di Sant’Egidio e oggi anche di Sant’Apollonia,
In cui sono nati e sono cresciuti.
Perché a propria volta, questa memoria di coppia, di famiglia, di relazioni, di amicizia,
È tutt’uno
Con la memoria comunitaria, con la memoria di tutti. Non sarebbero,
per molti tratti, se non insieme.
E ricordare l’una, ricorda e rinforza le altre.
Mi veniva in mente l’antica tradizione degli
Epitalàmi nuziali.
Non sarà un Epitalàmio, in senso proprio.
Ma al significato di questo canto mi sono comunque voluto ispirare
per questa occasione,
Celebrativo degli sposi e gioioso,
Della festa che l’incontro tra un uomo e una donna
Suscita, capace di spingere, come poche altre situazioni della vita,
Continuamente alla ricerca di capire – e di andare oltre – il presente e la realtà.
Giulietta e Pietro sono arrivati dall’Albania
Nell'agosto del 1991. Da Tirana. Città che non conoscevo,
Ma che la Storia ci ha insegnato a conoscere. So che Giulietta dirigeva
L’ufficio dello Stato civile nazionale. So che l’Albania di allora era un paese totalitario
Di ideologia comunista. Un paese che di dichiarava ateo e in cui
la religione non veniva considerata.
Pietro e Giulietta si sono sposati in Comune davanti allo Stato.
Un primo elemento che mi ha fatto pensare.
Può lo Stato esprimere qualcosa di sacro, qualcosa del sacro?
Uno Stato che, pur avversando, come spesso è accaduto
Nella storia, qualsiasi principio “concorrente”,
come può essere la scelta religiosa delle persone,
Sembra non poter in qualche modo
Non solo non sopprimere il senso religioso,
Ma anche non rimandare ad esso?
Evidentemente può, se Pietro e Giulietta, entrati in Italia,
hanno “accolto” di essere subito “accolti”
Da un contesto religioso come quello di una comunità parrocchiale.
L’ambivalenza di un passato: così duro, come è stato per molti,
Così fondamentale, comunque, per la propria storia!
Un seme era quindi nel loro cuore, e ha trovato
Nell’incontro con il Vangelo
Terreno fertile per germogliare.
Ci sono stati, si potrebbe anche dire, dei buoni giardinieri.
Gianna Gola, Emel Guarneri, Don Alberto, Luigi Scaglioni in primo luogo
Hanno dato voce e un volto
Al luogo che li riceveva e che attendeva le loro radici.
Come Pietro e Giulietta dicono,
Il primo sostegno e appoggio economico, morale e anche religioso
È venuto dalla comunità di sant’Egidio.
E anche la prima abitazione, poi la casa della parrocchia in via Frattini,
Le prime occasioni lavorative (il lavoro di sacrista, di Giulietta)…
Sono venuti, insieme, come naturale per un cristiano, senza bisogno,
Di offrire l’una cosa per l’altra, ma Una attraverso le altre.
Il senso cristiano della vita, penso, non è ricerca di proseliti,
Ma di offerta di sé in nome di Cristo. Cristo che è libertà,
Non obbligazione a qualcosa in cambio.
Bella una comunità che sa donare senza pretendere di ricevere.
Ma che sa anche ricevere.
Nel 1999 sono così arrivate le nozze celebrate in chiesa, nella Chiesa.
(Vi piace periodicamente celebrare!).
Ma questa volta, oltre allo Stato, davanti a Dio e alla comunità cristiana.
La fede che è maturata sempre più profonda e la sete di avvicinarsi alla religione,
Che i nostri figli hanno la fortuna di vivere sin da bambini…
Giulietta e Pietro sono giunti a un primo grande risultato: la gioia di rendere grazie a Dio,
Per l’incontro di sposi, per la ricchezza che racchiude e svela la promessa sponsale,
Per la responsabilità – la richiesta di risposta –
Che Dio stesso pone e propone.
Il sentimento del sacro che si trasforma in sacramento, che santifica la vita.
Anche qui c’è stato un giardiniere: Elda Staffoli, che li ha accompagnati
Nella catechesi specifica sino al raggiungimento pieno e
consapevole della scelta di fede,
Come Madrina, nel percorso di catecumenato, e nella celebrazione,
nella notte di Pasqua del 1998,
Dei sacramenti del Battesimo, della Cresima e della Prima Comunione.
E c’è un’ultima parte, che voglio ricordare,
Quella vita di tutti i giorni, così normale, così difficile e così bella,
(Eltjon, che eri nato nel 1988, non ti ho dimenticato),
Fatta di amicizie, di rapporti da tessere e da ricostruire, di lavoro da imparare e da reinventare,
di sfida per il futuro.
Il salto da una cultura a un’altra, l’apprendimento – minuzioso, mediatorio, faticoso, straniante, palpitante –
Della nuova lingua, un passaggio fondamentale per l’appartenenza
a questa nuova realtà.
In tutti questi anni vi siete sempre più integrati,
Fino a sentirvi ed essere fratelli e membri di questa comunità,
Prendendo parte attivamente ai momenti che la animano
(gli incontri, i gruppi, le feste, le celebrazioni),
Condividendo i momenti difficili e la perdita delle persone care,
Stringendo un legame forte
E un sentimento che si percepisce.
Grazie per averci voluto fare dono della vostra fede in Gesù,
Del vostro amore, e della vostra serena felicità.
Auguri!
Roberto
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2012-01-08Epitalamio_per_Pietro_e_Giulietta.pdf | 44.34 KB |
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Incontro del 2 ottobre - ABITARE LA CITTA'
Inserito da Sissy il Mer, 28/09/2011 - 10:55am
Gruppo culturale del Vicariato di Mantova
Negli ultimi due anni il gruppo culturale ha promosso iniziative sulla salvaguardia dell’ambiente, su Nuovi stili di vita e sul rapporto Ambiente e Lavoro visti non in contrapposizione, ma in sinergia.
Il tema di quest’anno riguarda la Città come Ambiente di vita. La città con i suoi problemi economici, sociali, culturali affrontati secondo un’ottica civile e cristiana. Ecco una bozza di programma.
La città di tutti:
esperienze e riflessioni per un abitare più umano
1° incontro Domenica 2 ottobre.
Abitare la città: laici cristiani e cittadini responsabili per la costruzione di una nuova convivenza.
Relatore: Mons. Giordano Frosini. Teatro della Parrocchia di San Pio X. Ore 15.30
2° incontro. Novembre 2011.
La città nella Bibbia. Relatore don Fulvio Bertellini
Laboratori nelle Parrocchie. Da novembre a febbraio 2012.
L’argomento è “Come vorresti la città tra 10 anni?”.
Come le singole parrocchie immaginano Mantova tra 10 anni, rispetto alla vivibilità, all’ambiente, alla coesione sociale, alla viabilità, allo sviluppo economico, alla sicurezza, all’integrazione, alla possibilità di impiego dei giovani, alla possibilità di essere un luogo di elaborazione di cultura e di valori. Come porsi in questo contesto di crisi economica e di rapidi cambiamenti e cosa possono fare i gruppi parrocchiali per concretizzare le aspettative di futuro che emergono dai laboratori.
3° incontro. Febbraio / marzo 2012. Sintesi delle attività di laboratorio:
Come le varie parrocchie immaginano Mantova tra 10 anni.
4° incontro. Aprile/maggio 2012. Come è cambiata Mantova negli ultimi 10/15.
Relatore. Un esperto che ci aiuti a capire come è cambiata Mantova nel recente passato e cosa bisogna fare perché si trasformi nella città “delineata” nei laboratori nelle parrocchie.
Domenica 9 ottobre gita pellegrinaggio interparrocchiale a Castell’Arquato, all’Abbazia di Chiaravalle della Colomba e al castello di Soragna.
Prenotazioni:
- Parrocchia di San Leonardo Tel. 0376 323647.
- Parrocchia di San Pio X. Tel. 0376 324487
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gmg madrid 2011
Inserito da chiara il Sab, 06/08/2011 - 9:22amI partecipanti da S.Egidio sono due:
11 |
Chiara |
Rossini |
S. Egidio |
SINGOLO9 |
12 |
Paola |
Ferrari |
S. Egidio |
SINGOLO33 |
Partiremo per Lourdes il giorno 11 alle ore 2.00, poi sarà la volta di Calahorra e alla fine Madrid.
Auguri a Elisa e Ruggero
Inserito da don Alberto il Ven, 01/04/2011 - 10:52amElisa e Ruggero hanno celebrato 25 anni di matrimonio, benedetto da Dio e fruttificato in tre figli. Ci uniamo alla loro gioia con stima, amicizia e preghiera.
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