Salta navigazione.
Home

cresima ragazzi dai 10 ai 13 anni e dai 14 anni ai 19

Salve sono catechista da una decina di anni, ma non mi sono mai occupata di catechismo per condurre i ragazzi alla cresima, quest'anno mi ritrovo a dover gestire due grupi di fasce di età diversa (1013 e 14/19) e chiedo un aiuto a tutti coloro che mi potranno dare una mano. Per tanti anni ho dialogato con bimbi dai 8 anni ai 9 e il rapportarsi con loro è completamente diverso che con quello dei ragazzi delle fascie di età suddette. Tutto ciò mi mette un po' di timore. Ringrazio tutti coloro che mi potraano dare risposta. Elvira

Catechismo e Cresima: un mistero?

Cara Elvira e cara Mamy, l'anno scorso, insieme a Laura e a Suor Linarosa, ho accompagnato un gruppo di ragazzi di 2^ e 3^ media alla celebrazione della S. Cresima. 
Ripercorrere in questa sede il cammino fatto sarebbe forse troppo pesante, tuttavia provo a tracciarvi quello che abbiamo ritenuto di suggerire ai nostri ragazzi per avvicinarsi al sacramento un po' più consapevoli ....

Siamo partiti da una riflessione sull'amicizia interpersonale, cercando di individuare gli elementi che la definiscono e la rendono un'esperienza "vera".
Abbiamo poi evidenziato che gli elementi di una buona relazione umana caratterizzano anche l'amicizia con Gesù (fedeltà, ricerca della conoscenza reciproca, affetto, fiducia, lealtà, disponibilità, generosità, apertura verso gli altri ....): non bisogna dunque avere paura di intraprendere un cammino di amicizia con Gesù.
Solo successivamente abbiamo iniziato ad entrare nel merito della Cresima, proponendo sotto forma di gioco (cruciverba, domande, ecc. reperiti nel sito "religiocando") alcune nozioni di base e, da lì, qualche approfondimento.
Devo dire che l'esperienza fatta mi ha insegnato che non dobbiamo preoccuparci troppo di infarcire i ragazzi di informazioni e nozioni: la vera sfida è introdurli alla gioia e alla responsabilità dello stare insieme bene. Il resto, si spera, verrà…
Uno dei momenti più significativi che, a mio parere, ha segnato il percorso è stato un pomeriggio passato insieme alla ricerca di "una fede gioiosa". Di seguito vi riporto  il programma che in quella sede abbiamo sperimentato e che, mi pare, ha sortito gli effetti sperati:
IPOTESI PER UN POMERIGGIO DI FEDE GIOIOSA
PENSATA PER I RAGAZZI DI 2^ E 3^ MEDIA.
OBIETTIVO: condurre i ragazzi in un percorso che li avvicini al mistero del dono dello Spirito Santo.
Favorire un clima di conoscenza e amicizia; sviluppare il desiderio di stare insieme proponendosi come arricchimento reciproco. L’importanza di prendere delle decisioni, di fare delle scelte.
15.30/16.00 MOMENTO DI ACCOGLIENZA per favorire la reciproca conoscenza (si propone il gioco del "bastone" guidato dagli animatori).
Si entra in clima di preghiera con un CANTO (si propone "Dove due o tre").
16/17.00 LETTURA BIBLICA. Si propone Gv 20, 19-29 (oppure Atti 2, 2-21).
Comprensione in gruppo della lettura; assegnazione delle parti; rilettura insieme "drammatizzata".
Vera e propria drammatizzazione.
MERENDA all'aperto
17.00/17.30 PREGHIERA CANTATA. Si propone "Luce siamo noi": si canta insieme il ritornello. Poi, ciascuno a turno legge una strofa (o parte di essa, a seconda del numero dei partecipanti), quindi di nuovo ritornello insieme.
17.30/18 RIFLESSIONE GUIDATA sul senso dei doni dello Spirito Santo, orientata ad evidenziare la serietà, la difficoltà, l’importanza delle decisioni personali.
18/18.15 SILENZIO mirato ad una meditazione sul senso della lettura, della preghiera cantata e della riflessione guidata.
METODO per il silenzio: si propone di suddividere i ragazzi in coppie, disposte schiena contro schiena. Durante il silenzio (si suggerisce un leggero sottofondo musicale) ciascuno deve provare ad immaginare quello che l’altro sta pensando. Anche gli animatori e le catechiste.
Quindi si pongono a confronto le idee emerse durante il silenzio.

18.30/19 GIOCO CONCLUSIVO. Si propone "Angioletto e diavoletto".
19/19.15 CANTO FINALE. Si propone "le ombre si distendono".
19.30 RIENTRO.

Spero in qualche modo di avervi dato qualche piccolo spunto, ma non dimentichiamo che ogni gruppo ha una sua identità, che va interpretata e assecondata. Il "lavoro" è difficile, complesso, a volte ci scoraggiamo perchè ci pare di non riuscire a trovare il canale di comunicazione con i nostri ragazzi ... il Signore ci dia sempre il desiderio di ripartire, riprovare, cercare nuove strade!
Buon lavoro e ... fatemi sapere.
Sissi

piccoli pensieri

cara Elvira, nell'attesa che qualcuno dei nostri catechisti o animatori ti dia un ritorno più preciso, voglio farti tanti auguri per la nuova esperienza che ti aspetta, che poi è quella di aprire un canale di dialogo e di incontro con ragazzi... grandicelli. Capisco il tuo timore, che in fondo è il comprensibile timore di non riuscire a trovare il canale giusto per trasformare un'esperienza di catechismo/insegnamento in un'esperienza realmente credibile di catechesi/incontro/testimonianza. Non ho ricette, ogni "incontro" ha le sue chiavi che vanno cercate con pazienza a partire dalle concrete persone che ci troviamo di fronte. Così con questi ragazzini grandicelli mescola sapientemente cose da dire e grande capacità di ascolto, cogli le loro domande prima di proporre a tutti costi le tue risposte, accetta di buon grado le loro provocazioni per trasformarle in occasione ricche di confronto aperto, conserva il tuo sorriso anche nei tuoi giorni più pesanti e faticosi, prova sempre a cogliere negli occhi di ciascuno il mondo nascosto poco dietro, che poi sono ansie, pulsioni, apatie, domande inespresse. Cogli ogni volta la confusione che la nostra civiltà dei media, dell'immagine distorta e dei valori evaporati instilla ogni giorno nel cuore dei più giovani, e sappila trasformare con la forza della Parola viva che da' speranza, sapienza, fiducia... e che vince la paura. 
Cara Elvira, un grande in bocca al lupo e se ti capiterà torna a trovarci e raccontaci come prosegue la tua esperienza. E grazie!