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Timore e speranza per l'Europa

Le crisi come quella che sta vivendo la Grecia spesso richiamano o scatenano problemi ancor maggiori, se non veri e propri fantasmi. Uno in particolarre mi è sembrato emergere o ritornare in questi giorni: la contrapposizione tra Germania e Grecia. La Germania viene rapidamente ributtata sul proprio terribile passato (quello della seconda guerra mondiale e del nazismo), e la Grecia identificata come un ingenuo Davide di fronte a Golia. Ho avvertito il ritorno di fantasmi, e ho pensato: ecco qual è la grazia, il dono dell'essere Europa. Essere EUROPA significa anzitutto impedire la reviviscenza di fantasmi e di pregiudizi nazionalistici, che nei momenti di crisi economica e politica evocano l'odio collettivo e preparano la macchina della guerra. Europa per me significa anzitutto che, a differenza dei decenni e secoli precedenti, da settant'anni (più o meno quelli della mia vita) un'ampia regione, Italia compresa, non ha ingaggiato né subito guerre ... con tutto ciò che esse comportano! Grazie Europa, coraggio Europa, c'è ancora molto da fare!

GRAZIE ALLA GERMANI A E ALL'AUSTRIA e non solo ...

Grazie dell'esempio che Germania e Austria stanno offrendo ai cittadini europei, grazie per una libertà che va oltre i governi e risale ai valori fondamentali delle costituzioni europee (ivi compreso quello della disobbedienza civile), grazie per la ventata di umanità che ci avvolge in mezzo a forti venti gelidi, grazie perchè stiamo vedendo l'Europa dei cittadini e della cultura umanistica che il cristianesimo sostiene, grazie perché stiamo indicando ai giovani le esperienze per le quali vale la pena di investire intelligenza, energie ed entusiasmo.

E GRAZIE  a papa FRANCESCO che sta risvegliando una chiesa un pò sonnolenta.