INCONTRO - DIBATTITO: il compito educativo della Chiesa e il lavoro dei giovani
PARROCCHIA S. EGIDIO - S. APOLLONIA
FESTA PARROCCHIALE 27 FEBBRAIO - 1 MARZO 2015
BENEDICI O SIGNORE L'OPERA DELLE NOSTRE MANI
FESTA PARROCCHIALE 27 FEBBRAIO - 1 MARZO 2015
BENEDICI O SIGNORE L'OPERA DELLE NOSTRE MANI
VENERDÌ 27 FEBBRAIO ore 21 in S. Egidio
GIOVANI ALLA RICERCA DEL LAVORO: OGGI E DOMANI.
COME EDUCARLI?
Tavola rotonda con l'intervento di:
due docenti universitari
un esperto di risorse umane
due imprenditrici
uno stagista
DOMENICA 1 MARZO
ore 10
Celebrazione della SANTA MESSA in Santo Spirito
12.45
pranzo con cibo condiviso tra i partecipanti
presso l'ARCI SALARDI (via Vittorino da Feltre 67)
per una migliore organizzazione del pranzo per favore contattate
Rosaria 349 3618728 Carla 338 4297804 Sabrina 393 479782145
a fine pranzo i ragazzi animeranno il pomeriggio
RESPONSABILITÀ È ANZITUTTO PARTECIPAZIONE
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la Comunità in cammino è testimone
La Comunità parrocchiale procede nel suo cammino di crescita. Mi chiedo: come dare continuità e concretezza al bel momento vissuto in occasione della Festa?
Una proposta: si potrebbe portare in concreto l'attenzione al lavoro (e soprattutto a Chi lo cerca, giovane o meno che sia - perché, come ci ricorda papa Francesco, è elemento di dignità per l'uomo) sviluppando una rete - con riferimento nel consiglio pastorale - di scambio (con la opportuna riservatezza) di notizie per favorire l'incontro di chi, nella nostra comunità, ha bisogno di lavorare e offre la sua disponibilità con chi offre lavoro o è a conoscenza di un bisogno per svolgere qualche attività da retribuire?
Dal posto di lavoro classico per un orario settimanale completo (oggi ancora miraggio), alle anche solo alcune giornate o settimane, che possono comunque divenire il filo che sostiene speranza e fiducia di chi non ha occupazione.
Un terzo attore potrebbe essere costituito da chi conosce le regole (consulenti, docenti,...), perché spiegandole con competenza se ne favorisce il rispetto e si riduce la paura di brutte conseguenze per averle, anche inconsciamente, non osservate (penso ad es. agli obblighi di assicurazione e contribuzione ed alle forme a coupon per rispettarli).
In pratica: la conoscenza diretta di Persone e regole può abbattere barriere o indecisione che impediscono l'incontro di domanda e offerta, e il sentirsi coinvolti tutti in questa rete significa dare testimonianza di attenzione ai bisogni di chi abbiamo vicino.... anche questo è Comunità e seguire la strada che Gesù ci ha indicato.
ALCUNI MOMENTI DALLA "TAVOLA ROTONDA"
Un bell'inizio della Festa Parrocchiale 2015
Siamo partiti un pò in sordina, perché la tavola rotonda su giovani e lavoro rischiava di ritornare su luoghi comuni e attirare scarsa attenzione, tanto più se organizzata e vissuta in una "chiesa". E' avvenuto il contrario. Un nutrito gruppo di persone (genitori, giovani e ragazzi) ha risposto, interessato, vivace e partecipe di ciascuno dei sei interventi in cui si è articolata la serata. Ma certo grazie soprattutto alle persone che hanno offerto spunti oltremodo interessanti e freschi, e agli interventi successivi, lontani dalle astruserie e dalle astrattezze di discorsi noti ma poco attenti alla realtà del lavoro, delle aziende, dei giovani. Ecco dunque il motivo per ringraziare: Luca Bagato, Marko Bertogna, Diego Cossu, Laura Ricci, Barbara Guastalla, Elena Manfredotti. I quali oltretutto sono partecipi della comunità parrocchiale e così fonte di ispirazione per tutti.
Grazie dell'invito!
Grazie amici e grazie soprattutto Don Alberto per saper sempre cogliere i bisogni della nostra comunità! Lo scambio di idee è sempre stimolante e fa nascere legami nuovi e riflessioni profonde. E' soprattutto bello, lo ribadisco, smentire chi accusa la nostra Chiesa di poca concretezza! Lo stare insieme fraternamente e il confrontarsi è stato molto concreto...alla prossima!
e la festa continua ... ;-)
... immagini dal momento gioioso del pranzo ...
Tante e belle grazie!
Qualche foto assassina spunta sempre. Comunque ne ho diverse anch'io e presto si vedranno...
Scherzi a parte grazie per la bella e ricca esperienza che anche quest'anno la Festa della Comunità ci ha permesso. Grazie a ognuno che - famiglia e singolo, bambino e adulto, giovane, anziano, ragazzo - ha partecipato. Grazie agli amici che hanno animato la tavola rotonda (Luca, Marko, Diego, Laura, Barbara, Elena); grazie a chi ha preparato la mensa, ricca e varia (in particolare a Sabrina, Carla e Rosaria); grazie agli animatori i cui ragazzi hanno a loro volta molto animato. Ora continuiamo il cammino con gioia, impegno e fraternità!
Sentirsi a casa quando si è in parrocchia!
Mi associo con forza ai tanti (ma mai troppi!) "grazie" già espressi da chi mi ha preceduto in questi commenti.
Il grazie speciale che vorrei esprimere però, è per una cosa grande e bella che mi ha dato gioia durante la festa parrocchiale: il respirare una atmosfera "di casa", il sentirsi come a casa. Può sembrare una banalità, ma credo che per la comunità parrocchiale riuscire ad essere una "seconda famiglia" per tutti i parrocchiani - dai giovani che hanno meravigliosamente animato il dopo-pranzo, strappando risate a tutti! (complimenti ragazzi!) alle famiglie, dai fidanzati ai "diversamente giovani", da chi vive un periodo felice a chi invece sta soffrendo o "tribolando", da chi è venuto con entusiasmo a chi si è dovuto sforzare (ma è andato via felice) - proprio per tutti, sia una conquista grande e importante! Il pensare che per ciascuno di noi fuori dalle mura di casa ci siano ancora delle braccia che si allargano per accoglierci, dà serenità.
Per questo ringrazio don Alberto e tutti coloro che con il proprio impegno permettono questa bellissima realtà.
Mi spingo infine ad invitare coloro che non sono ancora nel vortice di questa esperienza, di lanciarvisi con entusiasmo!
E infine un pensiero per chi non ha potuto essere presente per difficoltà oggettive (ricordo per esempio Mario B. o Elda S., ma anche tutti gli altri): eravate lì con noi nei nostri pensieri cuori!
foto dal pranzo e dalla animazione dei ragazzi alla festa