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Terzo incontro parrocchiale in preparazione al sinodo

Data e Ora evento: 
23/05/2014 - 21:00

in Santo Spirito tutti i gruppi sono invitati a offrire le loro riflessioni sulla base delle domande proposte al termine del secondo incontro del 21 febbraio. Questo avverrà all'interno della preghiera mariana del mese di maggio.

SECONDO INCONTRO SINODALE – 21 febbraio 2014

 

O COME E' BELLO E GIOIOSO

stare insieme come fratelli!

     Come crisma che scende sulla testa,

     profumando tutto il volto.    Rit.

Come crisma che scende sulla barba,

profumando anche le vesti.       Rit.

     Come rugiada che scende dall'Ermon

     sui monti di Sion.                            Rit.

Là il Signore ha mandato benedizione

e la vita per sempre.                            Rit.

 

Dalla lettera ai cristiani di Efeso

 

 Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. … È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. Questo affinchè non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell’errore. Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.

 

 


Ascolto delle risposte e delle riflessioni dai gruppi che operano in parrocchia:

consiglio pastorale

         catechisti

                   animatori / giovani

                            caritas

                                      missioni

                                               gruppo famiglie

                                                        liturgia

                                                                  ministri della Comunione

interventi liberi

 

 

 

SINTESI DELLA RLAZIONE DI MARCO VERGOTTINI ALL’INCONTRO DIOCESANO

sul servizio del ministero ordinato nella chiesa

(a cura di PIERINO GAVIOLI)

 


Un piccolo programma sinodale per noi:

 

CONOSCERE

                            APPREZZARE

                                                        SOSTENERE

 

come realizzare il programma: formazione personale (catechesi e preghiera), incontro (cercato), partecipazione all’Eucaristia, collaborazione tra gruppi, scambio con il proprio rappresentante al consiglio pastorale, scambio di opinioni e valutazioni tramite il sito e tramite Diapason, collaborazione fattiva, ecc.

 

(Dal decreto del Concilio sui vescovi)

La diocesi è una porzione del popolo di Dio affidata alle cure pastorali del vescovo, coadiuvato dal suo presbiterio, in modo che, aderendo al suo pastore, e da questi radunata nello Spirito Santo per mezzo del Vangelo e della eucaristia, costituisca una Chiesa particolare nella quale è presente e opera la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica.

 

(Dal decreto dl Concilio sui presbiteri)

Tutti i presbiteri, in unione con i vescovi, partecipano del medesimo e unico sacerdozio e ministero di Cristo, in modo tale che la stessa unità di consacrazione e di missione esige la comunione gerarchica dei presbiteri con l'ordine dei vescovi manifestata ottimamente nel caso della concelebrazione liturgica, questa unione con i vescovi è affermata esplicitamente nella celebrazione eucaristica. I vescovi pertanto, grazie al dono dello Spirito Santo che è concesso ai presbiteri nella sacra ordinazione, hanno in essi dei necessari collaboratori e consiglieri nel ministero e nella funzione di istruire, santificare e governare il popolo di Dio.

Per questa comune partecipazione nel medesimo sacerdozio e ministero, i vescovi considerino i presbiteri come fratelli e amici … I presbiteri, dal canto loro, avendo presente la pienezza del sacramento dell'ordine di cui godono i vescovi, venerino in essi l'autorità di Cristo supremo pastore. Siano dunque uniti al loro vescovo con sincera carità e obbedienza. Questa obbedienza sacerdotale, pervasa dallo spirito di collaborazione, si fonda sulla stessa partecipazione del ministero episcopale, conferita ai presbiteri attraverso il sacramento dell'ordine e la missione canonica.

Tutti i presbiteri, costituiti nell'ordine del presbiterato mediante l'ordinazione, sono uniti tra di loro da un'intima fraternità sacramentale; ma in modo speciale essi formano un unico presbiterio nella diocesi al cui servizio sono ascritti sotto il proprio vescovo.

 

Alcune domande per il confronto e l’approfondimento

-         comprendo e valorizzo il ministero del vescovo e dei presbiteri nella chiesa?

-         lo vedo in rapporto al ministero di Cristo e degli apostoli?

-         lo sento e lo vivo come posizione di potere e di prestigio?

-         ho l’impressione che talora venga vissuto e presentato così da chi lo esercita?

-         sono capace di collaborare con senso pieno di responsabilità e collaborazione?

-    so collaborare con altri fedeli che svolgono un servizio simile o diverso dal mio nella comunità?

E' stato bello ascoltare: Grazie!

Ieri sera abbiamo vissuto un terzo momento del nostro sinodo S. Egidio e S. Apollonia, dentro il più grande sinodo della chiesa mantovana, madre della nostra fede e della nostra comunione. E' stato bello ascoltare, cogliere le prospettive diverse e convergenti, sentire le sensibilità delle persone e dei gruppi. E' un bel dono che questo avvenga con pieno rispetto delle differenze, nel clima delle preghiera e del libero confronto. E' questo il senso dell'esperienza sinodale.

Nonostante la semplificazione con la quale vi ho proposto le tappe successive del sinodo diocesano, capisco un certo senso di smarrimento a fronte della complessità delle procedure e degli incontri, che vanno ad assommarsi all'ingresso, comunque progressivo, in una nuova Unità Pastorale. Ho comunque colto la disponibilità a formare i gruppi sinodali trasversali alle nove parrocchie della nostra Unità pastorale, con l'intento di rispettare le forme di presenza e attività di ogni gruppo e di ogni suo membro. Sarà quello un luogo importante per orientare i lavori successivi dell'assemblea sinodale, alla quale parteciperanno direttamente cinque membri della nostra Unità Pastorale.

Nel frattempo ricordo a coloro che volessero rendersi disponibili a formare la rosa di nomi all'interno della quale saranno scelte le cinque persone di segnalarlo a me entro domenica 8 giugno, mentre resto disponibile per ulteriori precisazioni e confronti. Alla fine la collaborazione schietta e disinteressata paga delle inevitabili fatiche della collaborazione stessa!

Ricordo infine che tutti i passi della formazione dei gruppi e dei lavori del sinodo saraano partecipati e seguiti dal nostro sito, sul quale vi prego di aggiornarvi costantemente.