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Con Edo alla guida

Mentre mi unisco al dolore della famiglia per la morte del carissimo Edo, voglio ricordarlo alla guida del grande camion col quale alle cinque del mattino (guai ritardare!) insegnava ai giovani più forti come accatastare con criterio il materiale che veniva caricato per il campeggio; e poi la sosta a Pisogne, e poi lo scarico e i lavori che puntualmente si rendevano necessari all'interno del campo, fino alla fatidica 'cabina', per la quale chi putei ag'vol ancura d'la gera. Sì, amici, ci vuole ancora impegno e sforzo comune per portare avanti quella guida per i ragazzi che stanno crescendo in mezzo a noi. Edo, continua a guidare!

ciao Edo

che strano... quando una persona cara ci lascia tante cose d'improvviso ci vengono a mancare, e tanto le avevamo apprezzate e amate e tanto più ci mancano. Ma se questo da una parte fa più grande il senso di vuoto, di mancanza, d'altra parte sono proprio queste cose vissute, apprezzate, amate che riaffiorano dentro di noi e ci aiutano a riempire il "nostro" vuoto, quello intimo e personale che siamo tanto allenati a tenere nascosto in fondo a noi... E così più una persona è cara, più la sua ricchezza si fa' dono per la nostra vita.
Edo se ne è andato e ognuno di noi ha la possibilità di tenere con cura nel proprio cuore qualcosa di suo. Soprattutto le persone della sua famiglia e coloro che lo hanno conosciuto e amato più da vicino. Nel mio piccolo anch'io mi tengo i miei regali più belli, curiosamente spesso legati all'aria aperta e alla gioia... che belle quelle mattine d'estate che dischiudevano al campeggio, che bello "far parte della squadra di Edo", caricare il camion e poi partire, che bello scoprire e poi ritrovare quei piccoli "riti" che nel corso degli anni abbiamo fatto nostri, le nostre soste... più si saliva più i colori vivaci e l'aria frizzante della montagna ci accoglievano... poi la preparazione del campo, e per noi ragazzi di città poco o nulla avvezzi al lavoro le dritte di Edo erano importanti come l'aria, chi putei ag'vol ancura d'la gera... sì, ma... "cla sia sutila", perchè altrimenti noi con la nostra balìa, belli belli, avremmo portato giù dei macigni totalmente inutili. 
Il ritorno dal campo poi forse era ancora più "nostro", in qualche modo alimentato da tutta la carica di amicizia del campeggio e poi da tutta la stanchezza e la tristezza dell'esperienza che finiva...  ecco perchè il ritorno sul camion con Edo era ancora più importante e più intimo, e non ce lo saremmo perso per tutto l'oro del mondo! E quella volta che una cara amica pretese (e a buon diritto, dal suo punto di vista...) il posto sul camion con Edo, fu davvero ma davvero molto dura mandarla giù. E il problema non era il camion. 
Negli anni si è vissuti a fianco, come si vive a fianco in una comunità di affetti come la nostra, e quanti momenti ci sono stati negli anni... Come è stato bello vedere Edo dar vita al suo orto, con costanza e capacità! Ricordo che ci portava a vederlo e si divertiva a interrogarci, e noi che confondevamo le piante, mele per pere, peperoni per pomodori. Io a un certo punto lo facevo anche un po' apposta, perchè mi piaceva ascoltare le sue spiegazioni, lui raccontava con cura e passione ciò che amava, e questa è linfa che anima ogni vita... come accadde con il racconto della distillazione della grappa... ci faceva assaggiare con orgoglio un bicchiere di quello buono, una fetta di pane col salame casalino... tutto squisito naturalmente, ma la cosa grande era l'affetto caldo e discreto che non mancava mai, essenziale e tangibile al contempo.
E poi le tanto attese giornate del primo di maggio, ufficialmente l'apertura della stagione bella, dove un gruppo sempre più grande veniva ospitato trovando casa in orto per vivere una delle giornate più belle dell'anno, una giornata sempre "in famiglia" anche con persone magari incontrate per la prima volta... orto spazio aperto e accogliente. E sotto la tettoia o il pergolato che buono il risotto, le cose preparate sulla griglia, le verdure fresche... quante risate, quante opportunità di incontro, di piacevoli chiacchierate e di animate discussioni, in questo nostro tempo in cui ci si scivola tanto a fianco ma ci si guarda negli occhi e ci si ascolta sempre meno... Grazie Edo, grazie di tutto, io prego e pregherò il Signore perchè i semi belli della tua vita, la tua disponibilità, operosità, generosità, la tua affettuosità misurata e tangibile, possano dare semi fecondi nelle vite di tutti noi, a cui adesso manchi.