Un forte stimolo da Gighessa (27/12/07)
e-mail
Da: gighessa
Date: 27/12/07 08:37
Oggetto: Re:Invito a Gighessa
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Carissimo don Alberto, mi ha fatto piacere ricevere la tua e-mail.
Abbiamo ricevuto una e-mail anche da Beatrice di S. Egidio. Da Gighessa noi non possiamo collegarci direttamente con Internet perchè non abbiamo telefoni con i fili (e senza fili qui in Etiopia non ci si può collegare con Internet). Ci fa piacere però la vostra proposta di collegamento e scambio. Spero ti sia arrivata la lettera natalizia via e-mail.
Io trovo però difficile comunicare perchè ho l'impressione che oramai stiamo vivendo in due mondi talmente distanti che non si capiscono, non riescono a comunicare.
Quando in Italia si parla di terzo mondo molti italiani pensano di conoscere già i problemi che ci sono, le cause, le soluzioni, le colpe, le cure da fare (come quando si parla di Occidente in Etiopia qui hanno già una loro immagine e lo pensano come il posto dei ricchi, dove si sta bene e che potrebbe risolvere i loro problemi).
Come tu sai il terzo mondo e l'Occidente sono realtà molto più complesse: ma chi ha voglia di uscire dai suoi preconcetti per mettersi veramente in ascolto?
Quando in Italia si parla di terzo mondo molti italiani pensano di conoscere già i problemi che ci sono, le cause, le soluzioni, le colpe, le cure da fare (come quando si parla di Occidente in Etiopia qui hanno già una loro immagine e lo pensano come il posto dei ricchi, dove si sta bene e che potrebbe risolvere i loro problemi).
Come tu sai il terzo mondo e l'Occidente sono realtà molto più complesse: ma chi ha voglia di uscire dai suoi preconcetti per mettersi veramente in ascolto?
Come sai in Etiopia stiamo celebrando il Giubileo e nel nostro vicariato di Meki in Febbraio abbiamo in programma di fare un simposio durante il quale valutare la presenza della chiesa cattolica nel nostro Vicariato in questi ultimi 35 anni per rivedere le scelte sociali e pastorali fatte, i frutti ed i problemi che hanno creato e programmare il futuro. Ho l'impressione che dovremo cambiare metodologia. Nel mese di gennaio io passerò in ogni parrocchia con un questionario per coinvolgere il maggior numero di fedeli possibile in questa riflessione.
Questo era per dirti che anche come chiesa siamo in mezzo a molte domande e dobbiamo fare delle scelte importanti perché gli aiuti, le scuole, le cliniche fatte hanno senz'altro risposto a tante difficoltà e sofferenze della gente ma hanno dato anche una immagine di chiesa ricca, che può sempre aiutare, che può dare lavoro, .. e questo ha avuto risvolti negativi sui cristiani e qualche volta sui sacerdoti.
Se ti interessa io sono disposto ad aggiornarti sulle nostre riflessioni di chiesa. Non so se però vi interesseranno e se riuscirete a capire il perché di certe domande o di certe crisi.
Io posso informarti sul cammino del nostro Vicariato Apostolico. Se ti interessa di più conoscere il cammino della parrocchia di Gighessa allora dovresti rivolgerti a don Matteo.
Augui di Buon Natale (il nostro è con gli Ortodossi il 7 Gennaio) e Buon Anno a te ed a tutta la tua parrocchia.
Visto che non ci siamo incontrati a Mantova, potresti venire ad incontrarmi qui ed allora potresti aggiornarti molto di più sulla nostra realtà.
Potresti altrimenti mandare un tuo inviato speciale
Ciao. don Gianfranco
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Grande lucidità
Questa è una lettera non lettera, la risposta al mio invito a usufruire del sito per scambiarci un fraterno aiuto tra comunità cristiane, tra sacerdoti e tra laici. Di per sé la lettera ha carattere personale, visto che cinquant'anni di amicizia legano don Gianfranco e me. Eppure la nostra comune formazione e il carattere 'oggettivo' del nostro ministero ha portato don Gianfranco dritto al cuore del problema, cosicché una comunicazione personale si è rapidamente trasformata in una illuminazione diretta di un problema assolutamente centrale dell'impegno missionario della chiesa, e a dir la verità anche della identità della chiesa nel nostro contesto. Per questo motivo mi sono permesso di pubblicarla sul sito e di raccomandarla ad una attenta lettura e commento.
La difficoltà di conoscerci tra culture e tra chiese, di esplorare e correggere i pregiudizi, di rivedere le scelte operate: quanti stimoli per noi... Una vera benedizione queste righe, frutto di una notevole maturità di fede e di impegno, guadagnata sul duro campo della chiesa in missione. Naturalmente ho subito risposto a don Gianfranco ringraziandolo e invitandolo a chiedere anche la collaborazione di Don Matteo Pinotti, l'altro sacerdote mantovano che da alcuni anni condivide l'impegno con Don Gianfranco a Gighessa. E che dire se con calma prepariamo in parrocchia qualche persona da mandare a Gighessa sul campo per una conoscenza diretta?
Invito a proporre riflessioni e letture da parte di chiunque si senta interpellato...