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25^ - 12/02/2008 Mantova - Vicenza 2-3

Tra sogno e realtà... il giocattolo si è rotto? 

 

12 febbraio 2008
Mantova – Vicenza: 2 - 3
Marcatori: 19' Raimondi, 38' Matteini, 72' Do Prado, 73' Raimondi, 90' Schwoch (autorete)
Ammoniti: Masiello, Zampagna, Doga, Raimondi, Martinelli, Schwoch, Calori

Questa sera sono andata a vedere il Mantova. Come sempre, con la voglia di divertirmi di sempre. La squadra è reduce dalla brutta sconfitta di Messina ma ci sono gli ingredienti per riprendersi alla svelta. Una partita dopo pochi giorni è quello che ci vuole per non piangersi addosso, per guardare subito avanti e riprendere il cammino.

…mentre ancora sono fuori già sento i cori dei ragazzi schierati in curva, un brivido mi prende, tra poco sarò anch’io lì a cantare con loro. Salgo i gradoni del Martelli all’ultimo momento, anzi proprio sul fischio d’inizio, vado fin lassù, dove cerco con lo sguardo - oltre il muro dei tifosi - gli amici con cui è bello ogni volta guardare la partita.
Il Mantova parte grintoso, morde alle caviglie degli avversari, è ben organizzato, si vede la differenza di classifica con la compagine veneta. Sugli spalti, un pubblico colorato e numeroso sostiene a gran voce la squadra, i cori si alzano compatti... il 12° uomo c’è e si sente. Il Mantova ancora una volta lascia per strada un buon numero di infortunati, ma quest’anno, tutto sommato, le prestazioni migliori sono venute in situazioni di emergenza, quindi non c’è troppo da preoccuparsi. La partita si svolge con belle azioni da una parte e dall’altra, è piacevole da vedere, ma al 19’ è il Vicenza a portarsi in vantaggio. Il Mantova reagisce e costruisce buone trame di gioco, ma su un’azione di contropiede ancora il Vicenza raddoppia. Partita finita? Neanche per sogno!!! I biancorossi lottano su ogni pallone, ci credono e finalmente con una stupenda azione personale del neoacquisto Do Prado (due partite in casa, due gol!) accorciano le distanze. Neanche il tempo di mettere la palla al centro e ancora il Vincenza va in gol. Gran partita!! Il pubblico continua a incitare i ragazzi e li spinge a una rimonta ancora possibile. Il forcing dei biancorossi produce i suoi risultati. Al 40’ della ripresa su un preciso cross di Do Prado, Swoch rinvia malamente la palla verso la sua porta e beffa il suo portiere. Ancora 5 minuti più recupero per riacciuffare il risultato. I ragazzi ce la mettono tutta, ancora un paio di occasioni ma… niente di fatto. La partita finisce 3 a 2, peccato per il risultato ma grande spettacolo in campo e sugli spalti. I ragazzi vengono sotto la curva a prendersi il meritato applauso per l’impegno profuso. Adesso ci aspetta una partita difficilissima a Pisa dove cercare di riprendere punti... ops! ...

... apro gli occhi... dove sono?...

... ah... abbiamo perso... mi sembrava bello tutto questo e invece…

... invece mentre mi avvicino allo stadio sento il pubblico vicentino che inneggia cori alla sua squadra e la Te che risponde con insulti scoordinati di vario tipo. Salgo i gradoni e mi fermo dove trovo uno spazio libero, ma sono costretta a spostarmi dopo poco perché i personaggi intorno urlano cose sconclusionate e irripetibili dentro le orecchie. Per fortuna gli amici del club S. Egidio li trovo per davvero, un’isola di normalità nella rabbia cieca che regna in curva. In campo ci sono 11 biancorossi sfilacciati, in enorme difficoltà psicologica, lenti e prevedibili, a tratti perfino goffi, troppo brutti per essere veri. E infatti riescono a prendere tre gol su tre tiri in porta dalla squadra ultima in classifica e appena provano a uscire dal torpore riuscendo - su uno spunto personale - a ridurre le distanze, in trenta secondi trovano il modo di prendere il gol che chiude la partita.

Un tifoso deluso scaraventa la maglia biancorossa in campo
Il tifoso deluso scaraventa la maglia biancorossa in campo

Quello che accade sugli spalti è solo lo specchio di ciò che accade in campo. La nutrita tifoseria vicentina sovrasta per entusiasmo e colore una Te spenta, critica, isterica che contesta confusamente senza nemmeno riuscire a far sentire compiutamente il proprio dissenso. Addirittura un paio di tifosi biancorossi scavalcano la recinzione facendo capolino dietro la porta vicentina. Una pena...

Non voglio pensare che la china imboccata dal Mantova dopo le festività natalizie sia senza ritorno, quindi penso che debba essere solo un momento. Certo è davvero difficile interpretare quale sia il problema che attanaglia questa squadra. Problema mentale? Fisico? Giocatori troppo vecchi e cotti? Allenatore che non è capace di pretendere dalla squadra massimo impegno ad ogni appuntamento?  Modulo tattico confuso? Preparazione inadeguata? Troppe primedonne che hanno offuscato il “cuore” del vecchio gruppo di lottatori? Società che ha parlato solo e sempre di traguardi troppo ambiziosi facendo apparire tutto il resto poco degno di essere vissuto? C’è l’imbarazzo della scelta e forse un po’ di tutto questo contribuisce a rendere il momento decisamente negativo.

Contestazione fuori dagli spogliatoi a fine partita
Contestazione fuori dagli spogliatoi a fine partita

L’esperienza insegna che nulla di definitivo accade quando si perdono un po’ di punti per strada. Basta qualche partita positiva e tutto viene dimenticato. La paura però è che il bel giocattolino costruito dal presidente Lori per darci tante gioie e soddisfazioni, quell’alchimia che ci ha portato ad un passo dalla serie A quasi inconsapevoli del sogno che stavamo vivendo, quello del rapporto idilliaco tra la squadra e il suo pubblico, fatto di corse sotto la curva e di “orgogliosi di voi” sia dopo le vittorie che dopo le sconfitte, ebbene, che quel giocattolino si sia rotto.

Non voglio pensare che sia così, sarebbe davvero triste, molto di più che aver perso qualche partita.

Ancora più forte oggi... FORZA MANTOVA!!!

Pisa-Mantova 1-1

Il Mantova se ne ritorna da Pisa con un punticino... la sintesi della partita sta tutta nel gran gol del Denis in apertura, nell’attuale apparente impossibilità di mantenere la nostra porta inviolata, nelle due traverse che ci hanno negato un successo probabilmente meritato.

Un punticino buono, ma ora è troppo presto per dire se si tratti di un passo verso la nostra vera identità di squadra o soltanto di un ruggito d’orgoglio dopo le tre sberle casalinghe subite dal Vicenza.

In definitiva: brodino o bistecca?
L’appuntamento per provare a capirci qualcosa di più è fissato per sabato 23, solita ora, solito posto: ospite l’insidioso Bari, reduce da un preoccupante filotto di successi!

Forza ragazzi !!!!