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Quinta settimana di Quaresima (21-27 marzo 2021)

Quinta settimana di Quaresima   21-27 marzo 2021

 

Per la preghiera e la meditazione personale e familiare:

 

Vangelo secondo Giovanni, capitolo 12, dal versetto 20 al versetto 33 (Vogliamo vedere Gesù .... Se il chicco di grano, caduto nella terra, muore, porta molto frutto… Si udì la voce di Dio Padre: 'Ho glorificato mio Figlio, e lo glorificherò ancora'. Per indicare come doveva morire, Gesù disse: 'Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me').

 

Il contesto è la celebrazione dell'ultima Pasqua di Gesù, quella della sua passione, morte e risurrezione. A Gerusalemme si trovano folle di pellegrini, venuti per la grande festa. In questo contesto Gesù viene accolto dalle folle come Messia di Israele con rami di palma, stuoie e acclamazioni. Tra i pellegrini ci sono dei pagani timorati di Dio (ma non Ebrei) che si rivolgono a Filippo e Andrea e chiedono di incontrare (vedere) Gesù. Con la venuta dei pagani Gesù comprende che è arrivata la sua “ora”, il tempo della sua glorificazione presso il Padre. Ciò comporta per Gesù il passaggio attraverso la morte (paraboletta del chicco di grano che si disfa nel terreno per produrre altri chicchi). Ciò provoca il turbamento di Gesù stesso (quello del Getsemani), che tuttavia conferma la sua piena disponibilità a compiere la volontà di Dio Padre; il quale non dispensa Gesù dalla grande prova, anzi lo rassicura pubblicamente (davanti alle folle) di voler renderlo partecipe della sua divina gloria (attraverso la croce Gesù giungerà a partecipare alla stessa gloria di Dio).

Ora è Gesù stesso che interpreta la voce di Dio, e lo fa in questo modo: egli vede che il male dell'infedeltà dell'uomo a Dio sta per essere sconfitto, il potere del male giunge alla fine; ciò è possibile proprio perché Gesù innalzato sulla croce potrà attirare tutti a sé, cioè condurre a Dio l'intera umanità, mediante la salvezza realizzata nella sua crocifissione. Ma come questo cambiamento sarà possibile per l'umanità, e per ciascun uomo? Ci potrà forse essere una via diversa da quella di Gesù, un passaggio diretto alla gloria divina e alla vita eterna? Certamente no. Per ogni credente, anzi per ogni uomo vale la breve parabola del chicco di grano. E' possibile conservare se stessi per la vita eterna solo perdendosi e spendendosi per il vangelo di Gesù. Seguire Gesù significa nient'altro che mettersi al suo servizio per attuare in se stessi l'amore di Dio che si dona nel suo Figlio. Con le parole di Gesù: il discepolo dovrà trovarsi là dove si trova il maestro: nel dono della vita che introduce alla pienezza della vita. Il luogo di Gesù è il luogo del discepolo e di tutta la chiesa. Ecco la Pasqua: di Gesù e insieme nostra.

 

Lettera agli Ebrei, dal capitolo 5

Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchisedek.

 

AVVISI

Martedì 23 marzo: in Sant’Egidio dalle ore 18.30 alle 19 incontro biblico in preparazione alla Santa Pasqua.

Venerdì 26 marzo: alle ore 17.30 in S. Caterina e S. Egidio preghiera e meditazione della Via Crucis.