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Quinta di Pasqua (29 aprile - 5 maggio 2018)

PARROCCHIA DI S. EGIDIO - S. APOLLONIA

Mantova, via Frattini 36 - 0376 / 323382

 

Quinta Settimana di Pasqua           29 aprile - 5 maggio 2018

 

Vangelo secondo Giovanni, cap. 15, dal versetto 1 all'8: "lo sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto… Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, e senza di me non potete far nulla… Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli".

 

Prima lettera di Giovanni, capitolo 3, dal versetto 18 al versetto 24:

Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. … Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito. Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.

 

Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato. Due brevi pagine del Nuovo Testamento, molto dense. Alcuni termini fanno come da ritornello. Il primo è 'portare frutto'. Si intende la vita buona e santa del discepolo del Cristo risorto: infatti anche il discepolo è stato rinnovato nella grazia della Pasqua del Signore, e ora deve vivere all'altezza del dono ricevuto. Non si tratta di compiere gesti e imprese mirabolanti, vistose, eccezionali, ma del fedele seguire Gesù, espresso concretamente nella pratica dei comandamenti di Dio. Riassunti nella fede in Gesù morto e risorto per noi e per tutti, e nella carità reciproca e verso tutti. Ciò è possibile solo se il discepolo non si stacca da Gesù, condizione vitale per partecipare al potere di salvezza che da lui proviene, e senza il quale la vita scivola verso il non potere fare alcunché.

Questa condizione è espressa con un altro termine decisivo: rimanere. Dove? In Gesù naturalmente: lui è lo spazio vitale di ogni discepolo, il perimetro nel quale si trova il cibo della vita, si riceve la linfa vitale che nessuno può darsi da sé e che sola permette di portare frutto. E questa è infine la gloria di Dio: che i discepoli del suo Figlio partecipino a molti la vita eterna che essi stessi ricevono dalla Pasqua e che contiene il dono di Dio per l'intera umanità.

Unione mistica, impegno pratico, missione ecclesiale sono un'unica esperienza a partire dalla Pasqua del Signore, che di settimana in settimana dispiega la sua inesauribile ricchezza. Così le dimensioni della vita quotidiana, spesso in tensione se non in contrasto l'una con l'altra, possono essere portate a unità, e si vive nella pace senza evadere nel sogno e nel disimpegno.

 


Mese Mariano di MAGGIO

 

Mercoledì 2 iniziamo il mese di Maggio, tradizionalmente legato alla preghiera mariana del Santo Rosario. Tutte le sere, da lunedì a venerdì, alle ore 21 in S. Caterina e in S. Spirito.

 

AVVISI

Mercoledì 2 Maggio inizio incontri di catechismo per i bambini di Prima elementare: in oratorio dalle ore 18 alle ore 19. BENVENUTI!

Sabato 5 Maggio alle ore 15 in canonica incontro per i ragazzi che si preparano alla Santa Cresima.

Domenica 6 Maggio alle ore 10 in Santo Spirito Santa Messa di Prima Comunione.