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Seconda settimana di Pasqua - 11-17 aprile 2021

Seconda settimana di Pasqua       11 - 17 aprile 2021

 

Per la preghiera e la meditazione personale e familiare:

 

Vangelo secondo Giovanni, capitolo 20, dal versetto 19 al 31: il Cristo risorto mostrò ai discepoli le mani e il costato ... Ricevete lo Spirito Santo per la remissione dei peccati ... Come il Padre ha mandato me così io mando voi in missione ... Disse Tommaso: Mio Signore e mio Dio.

La scena evangelica si svolge nel contesto della sera del giorno di Pasqua: ora Gesù vive nella pienezza della vita di Dio e come tale si presenta al gruppo dei discepoli, che a partire dalla Pasqua sono diventati la chiesa di Gesù. Ma non mancano le sorprese. La prima è che i discepoli sono pieni di paura, temono infatti le ritorsioni dei capi dei Giudei; ma la presenza di Gesù li rassicura, e finalmente, dopo tanti dubbi, li rallegra. Il clima è cambiato, uomini e donne si aprono alla nuova forma della presenza del Signore.

Seconda sorpresa: la passione di Gesù non è nascosta, né dimenticata: al contrario Gesù mostra le mani trafitte dai chiodi e il fianco trafitto dalla lancia. Come a dire che la croce di Gesù non è stata un episodio sbagliato da cancellare, al contrario è incastonato nel suo mistero, e lo sarà per sempre. Sempre egli è e sarà il Crocifisso Risorto.

Viene il momento centrale: il Cristo precisa di aver ricevuto da Dio Padre la sua missione nel mondo; ora egli stesso manda in missione i suoi discepoli. Ma come è possibile questo impegno? Per il dono e la forza dello Spirito Santo. Perciò Gesù dona lo Spirito in modo efficace e solenne, e precisa che questo dono consiste nel perdono dei peccati, quindi nel rinnovamento offerto ad ogni uomo e donna, da ora per sempre. Dunque Gesù guarda avanti, molto avanti, in direzione dei futuri discepoli.

C'è ancora solo un ostacolo, e non può essere se non la mancanza di fede dei discepoli stessi. Nota è l'incredulità di Tommaso, che rifiuta di credere se non vede. E' la tentazione di sempre, di allora e di oggi, poiché ciascuno è Tommaso. Gesù non si sottrae al “controllo”, e gli offre come “prova” il corpo con le piaghe della passione: come a dire che non ci sarà altra prova che quella della croce. Chi rifiuta quella, rifiuta anche la risurrezione, e viceversa.

A questo punto Tommaso comprende che toccare conta ben poco, egli si apre alla fede, offrendo a tutti la bellissima preghiera: MIO SIGNORE e MIO DIO. Ecco la fede e la preghiera del credente di ogni tempo, che vive in comunione con Gesù. Perciò ne osserva i comandamenti e ne celebra i sacramenti. L'Apostolo Giovanni ci ricorda i due principali: Battesimo e Eucaristia. La testimonianza dello Spirito Santo riguardo a Gesù permetterà di non separarsi mai da lui. Così la Pasqua diventa eterna!

 

Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo, capitolo 5

Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l'acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

 

AVVISI

Martedì 13 aprile: in Sant’Egidio dalle ore 18.30 alle 19 prosegue la presentazione del libro biblico del sapiente Siracide.

Mercoledì 14 aprile: alle ore 21 incontro del Consiglio Pastorale, in via telematica.