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Una lettera molto forte e molto tenera: da leggere come preghiera!

Un giovane uomo incontra una giovane donna; nasce un rapporto che si consolida, e si fanno progetti di vita. Ma interviene la malattia, che, benché curata, si rivela sempre più grave, e si conclude con la morte della donna amata. Ecco la lettera mandata nell’occasione al don; l’autore ne ha permesso la pubblicazione in forma anonima, quale testimonianza.

Caro don  ……..

Grazie per le tue parole di conforto in questo momento così doloroso e soprattutto per la tua preghiera che so che ci ha sempre accompagnati in questi ultimi tre anni. Non ti nascondo che é stata (ed ancora lo è) davvero un’esperienza durissima: vedere la persona amata, così giovane, spegnersi lentamente, lottando contro una malattia così terribile e spietata. Nel suo atteggiamento vedevo la voglia di vivere per la sua famiglia, per me e per le persone amate e il gran desiderio di superare il momento difficile per portare a termine i progetti di vita.

Ti posso assicurare che ci amavamo davvero. Sicuramente la malattia ed il cammino che abbiamo percorso assieme in questi ultimi anni ha rafforzato e consolidato questo sentimento avvicinandolo a quello dell’insegnamento di Gesú Cristo nel Vangelo.  Con ……..  in questi anni penso di aver scoperto il significato più spirituale della parola “amore” che non si riduce al semplice affetto per un’altra persona fatto di sensazioni positive associate a una situazione di benestare, ma si converte in un sentimento più profondo e complesso che passa a un livello nel quale si  scopre la bellezza di donarsi incondizionatamente all’altra persona, stato in cui si scopre la gioia anche nelle situazioni di dolore solo per il fatto di poter aiutare l’altra persona, facendola sentire amata.

Adesso capisco con più chiarezza il concetto di donarsi all’altro, di dare e non ricevere, ed il premio così grande che si guadagna realizzando un atto di amore autentico e disinteressato. Visto da fuori tutto questo potrebbe sembrare un sacrificio enorme o un’azione eroica (molti parenti, amici  e conoscenti sono arrivati a dirmi che ho fatto una cosa che in pochi avrebbero fatto ed hanno elogiato il mio comportamento, anche se non mi sento degno di tanto elogio) ma in realtà non lo è per nulla. Per me non é stato un sacrificio, ma è stata una fonte di forza per continuare a lottate nella situazione così terribile che ……..  stava vivendo, perché mi rendeva felice amarla ed accompagnarla nella malattia. Vedere un suo sorriso,  ascoltare le sue parole di amore nei miei confronti, capirla con un semplice sguardo, percepire ed alimentare la sua voglia di vivere, condividere la speranza, la positività e la forza con cui lottava. per me tutto questo non aveva prezzo e ripagava qualsiasi “sacrificio” che ho dovuto affrontare. Purtroppo mi spiace che tutto questo mi sia stato rivelato in una situazione così drammatica.

Ovviamente non sto dicendo che sia stato piacevole o facile, però non è stata una cosa che ho fatto con fatica o sforzo, anzi come ho pensato in varie occasioni ed ho manifestato nel mio messaggio di “arrivederci” (e affermo con totale certezza “arrivederci” e non “addio”, sì, perché arriverà il momento in cui potrò rincontrarmi e riunirmi con …….) durante il funerale, sicuramente se potessi tornare indietro nel tempo non cambierei niente di quello che ho fatto e rifarei le stesse scelte. Penso che questa forza, probabilmente non sia solo umana ma mi sia stata data dal Cielo, dalla fede riposta nel Padre Eterno affidandomi alla sua volontà.

Certamente adesso non riesco a trovare consolazione o spiegazione per tutto ciò che è successo e vorrei tanto che …….  fosse qui accanto a me per portare a termine i nostri progetti di vita. Forse questo rientrava nei progetti di Dio a noi spesso incomprensibili, ma certo sempre progetti d’amore. Anche se tuttora non riesco a comprendere con chiarezza il motivo …

……..  è stata davvero una gran lottatrice ed un esempio di vita. L’ho accompagnata fino all’ultimo istante, rimanendo al suo fianco insieme ai famigliari e vedendola esalare l’ultimo respiro prima di lasciarci. Spero che abbia potuto “sentire” la nostra presenza e vicinanza e che questo l’abbia aiutata nel suo passaggio verso il cielo. La terrò sempre presente per il resto della mia vita. L’esperienza che ho vissuto mi ha fatto riflettere su molti aspetti riguardanti la nostra breve e fragile esistenza e sicuramente mi ha aperto gli occhi soprattutto per quel che riguarda l’ordine dei valori nella vita. Cercherò di rifarmi una vita seguendo questi insegnamenti che mi sono stati impressi a fuoco nella mente e nell’anima.

In questo momento di profonda ristrutturazione spirituale e di lotta emozionale voglio ricordarmi di …….  pensando a una bella frase che ho letto, anche se non so chi è l’autore: “Non viviamo per morire, ma moriamo per vivere! ”

In questo percorso tumultuoso  continuo a vedere, ed adesso con ancora più chiarezza ed energia, la presenza di Dio, che agisce come motore della nostra vita. Mi appoggio a Lui, alla mia famiglia ed alle persone care che mi amano e mi circondano, che sono davvero tante anche se non tutte sono vicine fisicamente. Spero di essere all’altezza, con tutti i miei pregi e difetti, per compiere il progetto di vita che il Padre Eterno ha scritto per me e prego che mi conceda un giorno di potermi rincontrare e di condividere la vita eterna con la persona che ho tanto amato in questi ultimi dieci anni.

Grazie ……….. Appena ritorno vengo a vederti così scambiamo due (o quattro) chiacchiere e ci diamo un forte abbraccio.