LA PARTECIPAZIONE NEL WEB

La partecipazione nel WEB

Una generazione sempre connessa.

I ragazzi con i loro telefonini di ultima generazione sono sempre connessi ad internet; chattano con amici, conoscenti e sconosciuti, consultano la rete prima di andare dal medico o al posto di andare dal medico, fanno i compiti e le ricerche scolastiche, fanno acquisti di vario genere…..

Alla domanda “ ma ci sono dei pericoli nella rete?” rispondono con una scrollatina di spalle.

La rete, ecco, ci ha irretiti quasi tutti, da una parte è una formidabile possibilità di conoscenza con Wikipedia e simili, di contatti immediati con la posta elettronica, di scambio di opinioni e informazioni anche personali con Facebook o Twitter; anche i Blog sono uno strumento per confrontarsi con gli altri e  lo sa bene il Movimento 5 stelle.

Tutte queste possibilità possono avere valenze sia positive che negative a seconda di come vengono utilizzate: la grande quantità di notizie può generare confusione, la possibilità di mettersi in contatto con persone coperte da anonimato può nascondere insidie quali pornografia, pedofilia, diffamazione o false accuse.

Anche la partecipazione alla vita sociale e politica può nascondere trappole di vario tipo con l’illusione che questa sia la vera democrazia.

Pure la Chiesa ricorre alla “rete” per coinvolgere, interpellare il popolo dei credenti; ricordiamo che anche Papa Francesco ha un suo Twitter molto frequentato. E’ in corso un’indagine a livello mondiale su argomenti scottanti quali famiglia, divorzio, omosessualità, coppie di fatto e contraccezione.

L’incontro del 30 marzo si propone di fare un po’ di luce su questa complessa e quanto mai attuale problematica.