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Primo diario di Vera (1 marzo 1983 - 30 ottobre 1983)

1 marzo 1983

Ogni contrarietà, ogni dispiacere, ogni cosa negativa è da ritenere un avvertimento che Dio ci dà perché ci ricordiamo di quello che veramente conta e del suo continuo interessamento per noi.

 

31 maggio 1983

È l’ultimo giorno del mese di maggio. È stato un mese di maggio molto particolare: la malattia di ... e la sua degenza in ospedale, prima a Mantova e poi a Verona, ha influito molto sulla mia vita, ed in modo particolare sulla mia vita di preghiera.

 

5 ottobre 1983

Il periodo che è trascorso è stato molto indaffarato e pesante. Dopo la parentesi della settimana teologica (che mi ha molto deluso e amareggiato), ci sono stati i lavori in casa che ancora non sono finiti e che mi hanno costretto a molti e vari traslochi.

 

29-30 ottobre 1983 
a
conclusione del ritiro spirituale col Vescovo Carlo Ferrari

Soltanto un cristianesimo con queste dimensioni mistiche e contemplative è necessario per il nostro tempo, perché il Dio vero non solo esiste, ma fa storia con l’uomo.

Il mondo nostro che ha perduto il senso del mistero, della gratuità, del peccato e del perdono ha bisogno delle ricchezze di Dio, delle sue realtà meravigliose. La grazia di questo ritiro ci porti certezza, sicurezza e speranza teologale, una pace profonda e serena.

Dio si è rivelato per poterci perdonare. “Crederò che Dio esiste se i cristiani si sentono dei salvati”.