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Testimonianza di Vera Reggiani (20 febbraio - 29 marzo 1994)

20 febbraio 1994

L’uomo si definisce mediante la sua libertà e si costruire nell’uscire da sé, ma questa costruzione si compie solo nella insicurezza, nella precarietà, nella tentazione e nella prova che l’uomo deve ogni giorno superare. Questo gli riesce solo nella sua adesione all’amore di Dio. L’uomo deve accettare di essere amato da Dio nel silenzio, nell’umiltà, nella carità verso i fratelli, nell’accettazione della propria croce, riconoscendo la propria miseria.

 

21 febbraio 1994

Come uomini dobbiamo riscoprire le ‘isole del silenzio’, e la solitudine. La solitudine aduna ed unifica, e il silenzio è la patria delle anime grandi.

Il raccoglimento, che è il silenzio esteriore, sostiene il silenzio interiore per accogliere la parola di Dio.

La parola parte dal silenzio e ritorna al silenzio.

 

27 febbraio 1994

In questa settimana i miei propositi quaresimali di meditazione e raccoglimento non si sono realizzati per le ragioni più diverse, tutte discutibili e prive di logica. …

La morte e il funerale della Signora ... mi hanno ricondotto con intensità notevole il problema della morte e mi hanno fatto molto pensare le parole di Don ... : «Dio ci ha tolto i nostri cari non per strapparli crudamente a noi, ma perché erano molto cari a Lui: sono stati per noi un dono suo ed un giorno per amore ce li ha tolti per tenerli con sé» .

29 marzo 1994

In piena sincerità facciamo i propositi per agire secondo i desideri del cuore di Gesù, ma la nostra limitata creaturalità  e la nostra natura inquinata dal peccato ci portano facilmente a venir meno e ad essere infedeli. L’umiliazione che avvertiamo per le nostre mancanze di coerenza e di fedeltà ci guadagna il perdono e l’amore di Dio.  Il riconoscere ogni giorno di esserci affannati invano è una esperienza di grazia.